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Emozioni che fanno ammalare

Quando la sofferenza emotiva si riflette sul corpo: il punto di vista del dott. Natale Petti

Le emozioni sono energia. Sono il ponte tra la nostra interiorità e il nostro stato di salute. Ma cosa succede quando questa energia resta bloccata, inascoltata, compressa?

Il dott. Natale Petti, psicologo, docente e autore del Metodo BioPsicoQuantistica®, ci guida in una profonda riflessione sul potere delle emozioni e sul loro legame con il corpo e la malattia.

In questo video, registrato durante un seminario, Petti ci accompagna in un viaggio nel mondo delle emozioni represse, dei traumi non elaborati e dei meccanismi inconsci che possono letteralmente farci ammalare.

Un intervento illuminante per chi desidera comprendere le radici psicosomatiche del malessere e iniziare un autentico cammino di guarigione interiore.

Argomenti

1. Il corpo come messaggero

La malattia non è un nemico da combattere, ma un messaggio da ascoltare. Ogni sintomo ha un significato, spesso collegato a emozioni non espresse. Il corpo parla il linguaggio delle emozioni, e quando non siamo in grado di ascoltare i nostri bisogni più profondi, è il corpo a farsi carico del dolore.

2. Le emozioni trattenute e il loro impatto

Rabbia, dolore, senso di colpa, vergogna: se non vengono riconosciute e integrate, possono trasformarsi in energia bloccata. È proprio questa energia repressa che, nel tempo, può generare squilibri nel sistema biologico e manifestarsi come malattia. Le emozioni negate non spariscono: restano nel corpo.

3. Le radici infantili del nostro malessere

Molti disturbi nascono da ferite vissute durante l’infanzia. Il modo in cui siamo stati accolti, amati, visti o ignorati dai nostri genitori e adulti di riferimento influenza profondamente la nostra struttura psichica ed emotiva. Spesso, il bambino che siamo stati continua a parlare attraverso i nostri sintomi da adulti.

4. Il ruolo del terapeuta non come riparatore, ma come guida

Il dott. Petti sottolinea come il terapeuta non debba sostituirsi alla persona nel processo di guarigione, ma accompagnarla nel riconoscimento di ciò che è stato rimosso. Non è il terapeuta a guarire, ma è la coscienza della persona a rendere possibile il cambiamento.

5. Trasformare la sofferenza in consapevolezza

Il percorso non consiste nell’eliminare il dolore, ma nel trasformarlo in una forza evolutiva. Solo affrontando le emozioni che fanno ammalare possiamo diventare autenticamente sani. La guarigione è un processo di ascolto, accoglienza e integrazione.

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